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3.12.10

ASIAGO - FASSA 6-2

FONTE:www.lihg.it

Dopo il weekend europeo le luci dell’Odegar si accendono su questo match di Serie A, con un Asiago che dopo la sconfitta di Bolzano non può concedere più nulla per non perdere ulteriore distanza dalle formazioni che lo precedono. Il Fassa invece è in una situazione molto difficile dopo le ultime due sconfitte con Cortina e Pontebba che hanno complicato e non poco la classifica dei ladini, riavvicinandoli pesantemente al fondo del tabellone. Per i padroni di casa l’unico assente è Benetti e Pavone (fresco di convocazione con la Nazionale) viene schierato tra i pali per dare un po’ di riposo a Bellissimo, mentre per i trentini si registrano parecchie defezioni: sono infatti indisponibili lo squalificato Locatin e gli infortunati Manfroi, Nemecek e Piffer, fattore questo che non facilita di certo la vita ai ragazzi di Posma.
Il primo tempo è tutt’altro che entusiasmante, e perché l’Asiago è nel pieno di un tour de force e non può sprecare troppe energie, e perché il Fassa è in un momento difficile. Il primo pericolo lo creano comunque gli ospiti con un contropiede Edwardson-Margoni fermato da Pavone, poi gli stellati hanno un power play ma lo giostrano abbastanza male. Per sbloccare il pareggio bisogna andare al 14.59 con una veloce azione sulla sinistra lanciata da Vigilante, condotta da Layne Ulmer e chiusa davanti alla porta da Adam Henrich, bravo a sfruttare l’assist del compagno di linea per l’1 a 0. Al 15.42 gli spettatori dell’Odegar hanno quindi potuto assistere ad un incontro di boxe, in seguito ad una rissa che ha visto spiccare Nicola Tessari ed Andergassen, entrambi spediti dagli arbitri a farsi la doccia con una penalità partita. Dopo questo episodio il match (squadre memori della combattuta serie di quarti di finale dell’anno scorso) si scalda un pochino, e gli ospiti hanno due buone occasioni con Edwardson e Caudron, ma Pavone c’è e dimostra di meritare fiducia, mentre Borrelli non castiga Doyle con una facile deviazione. 1 a 0 Asiago alla prima sirena.
Nel secondo periodo l’Asiago fa capire subito di voler cambiare marcia e schiaccia immediatamente il Fassa sotto una grande pressione. Bastano 45 secondi alla seconda linea stellata per trovare il raddoppio, con Adam Henrich capace di trovare la sua doppietta e il 2 a 0. Gli ospiti hanno comunque una superiorità nei minuti seguenti e la sfruttano benissimo: chi se non capitan Iori può trovare il gol per i ladini? Bravo il numero 4 fassano a toccare in maniera vincente davanti a Pavone e riaprire tutto sul 2 a 1 al 26.28. Bè riaperta non proprio dato che già al 27.27 Michael Henrich trova la rete del 3 a 1 su assist di Borrelli, riallungando per i suoi, ma c’è da segnalare un palo colto dallo scatenato Iori pochi secondi più tardi. Peccato che sul ribaltamento di fronte i Campioni d’Italia peschino il 4 a 1 grazie ad un veloce contropiede e al perfetto servizio di Plastino per l’accorrente Matteo Tessari, che fredda Doyle ancora una volta. Il match sostanzialmente si chiude qui, e la seconda metà di periodo serve ai padroni di casa per allargare ulteriormente il loro vantaggio. Intranuovo al minuto 30.40 e Borrelli al 37.32 segnano i punti che portano il match sul 6 a 1 alla seconda sirena, castigando forse oltre misura un Fassa che paga la difesa cortissima e un nervosismo spesso eccessivo.
Nel terzo ed ultimo periodo i padroni di casa, arrivati al quinto match in sette giorni, lasciano il palcoscenico agli ospiti, non sprecando energie preziose in vista di un calendario ancora molto intenso. La squadra di Posma, trascinata dal suo capitano sfrutta quello che può, e con un preciso polsino nel traffico di Sullivan trova al 45.26 il gol del 6 a 2. Per i padroni di casa da segnalare due azioni di Michael Henrich e Vigilante, che però non si concludono in fondo al sacco, mentre le bordate ladine si infrangono su un Pavone davvero molto cresciuto, capace anche di sacrificarsi con la maschera su una botta del solito Iori. Termina senza più intoppi il match, e la vittoria permette all’Asiago di tenere il passo di chi la precede, rimanendo a contatto con la Valpe, mentre il Fassa deve ringraziare il fatto che le dirette avversarie abbiano perso, ma anche maledire la sfortuna che ha tolto dal ghiaccio due terzini importanti come Nemecek e Manfroi, accorciando ulteriormente una rosa già di per se non lunghissima.

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